La Fondazione
Scuola di scrittura
Agenzia Culturale

pordenonescrive 2024: ecco la 15^ edizione

13 dicembre 2023

 

Si preannuncia come un’edizione speciale, la 15^ della Scuola di Scrittura ideata e promossa da Fondazione Pordenonelegge: pordenonescrive torna dal 13 febbraio al 12 marzo 2024, per coinvolgere ancora più intensamente chiunque voglia accostarsi alla scrittura creativa attraverso un programma intensivo di lezioni frontali dalle 18.30 alle 20.30, anche quest’anno proposte su piattaforma digitale e quindi accessibili a tutti, da qualsiasi latitudine. E come sempre articolate fra lezioni frontali e laboratori, per favorire più possibile le interazioni fra docenti e corsisti, in un vero e proprio corpo a corpo con gli elaborati dei partecipanti, che verranno letti e analizzati durante le lezioni dai docenti (con la collaborazione di tutta l’aula). Come un romanzo”, per restituire al meglio le risposte sulle questioni che investono l’ideazione e la scrittura delle storie, è il filo rosso tematico di pordenonescrive 2024, che potrà contare su una squadra come sempre molto prestigiosa di docenti: accanto agli scrittori Alberto Garlini, curatore della scuola e di pordenonelegge, e Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, ci saranno tre autori molto amati da lettrici e lettori: Paolo Di Paolo, Michela Marzano e Alessandra Sarchi.

«La 15^ edizione di pordenonescrive - spiega il curatore Alberto Garlini partirà con cinque lezioni frontali per approfondire questioni molto concrete, quelle che lo scrittore si trova ad affrontare nella creazione di un romanzo. A distanza di una settimana seguiranno quattro laboratori sugli stessi temi, stimolati da un esercizio assegnato durante la lezione frontale. Il percorso, che si svilupperà dalla metà di febbraio a inizio marzo 2024, si pone come obiettivo quello di dare ai corsisti gli strumenti utili per impostare un romanzo, almeno nei suoi movimenti principali, e di approfondire la riflessione sulla propria “voce”. Pensando alla narrazione per problemi concreti, e contestualmente dando la possibilità di risolverli con degli esercizi pratici a volte utilmente “provocatori”, sarà più facile per i partecipanti avvicinarsi al proprio personale spazio narrativo». Iscrizioni entro il 30 gennaio dal sito www.pordenonelegge.it e cliccando su mypnlegge. Quota di iscrizione: 250,00€.
Dettagli via mail a [email protected] o al numero  04341573100.  

Ogni docente offrirà un personale contributo alla Scuola di Scrittura: Alessandra Sarchi, che da sempre fa la spola tra il mondo della scrittura e quello dell’arte, testimonierà come le arti figurative possano ispirare e arricchire una pagina scritta, o anche offrire lo spunto per una atmosfera narrativa o un racconto. Perché idee, immagini e parole si intrecciano e si completano le une con le altre nel dare una possibile interpretazione del mondo. Alberto Garlini si occuperà di un modo di intendere la letteratura che sta avendo uno straordinario successo negli ultimi anni: l’autofiction, e cioè come, in una narrazione romanzesca, per sua natura fiction, si può inserire la voce e la biografia dell’autore, dando l’impressione di scrivere una “storia vera”. Da Carrere, a Cercas, a Auster a Trevi, l’io autoriale che racconta la storia è a volte è aderente alla realtà dei fatti e altre volte è un personaggio come potrebbe esserlo Madame Bovary o Julien Sorel. Gian Mario Villalta, attento osservatore dei cambiamenti sia linguistici che sociali dal boom economico fino al presente pulviscolare e tecnologico, entrerà nel vivo di come il romanzo possa raccontare turbamenti, paure e idiosincrasie che sostengono o sopraffanno la vita umana quando tenta di raccapezzarsi con le fratture di senso che il tempo continuamente le impone. Paolo di Paolo ci racconterà come il romanzo naturalmente tenda, nella sua sovrana libertà, a esplorare i propri limiti, portando sempre un po' più avanti le sue possibilità e sperimentando, sotto l’urto dei cambiamenti sociali ed economici, ciò che prima sembrava impossibile. E come questo processo, connaturato all’idea stessa di romanzo, possa aiutare chi scrive a trovare una propria voce e a vivere fino in fondo l’avventura della scrittura. Infine Michela Marzano, partendo dalle sue opere, toccherà uno dei punti nevralgici di qualunque scrittura romanzesca, e cioè quanto possa entrare, e come, l’esperienza personale dell’autore in un testo letterario. Scrivere di ciò che si conosce e ci tocca da vicino può quindi diventare la chiave di volta narrativa per affrontare i grandi temi della vita - l’amore, il dolore, la sessualità, la violenza. - e per rinnovare il miracolo della letteratura, e cioè trasformare il personale in universale.

 

Il dettaglio del programma è consultabile cliccando qui

Torna indietro

Attendere prego...