Roby Facchinetti a San Vito al Tagliamento

Nel 1966 si univa a una band che ha fatto la storia del pop italiano, i Pooh: diventandone il pianista - tastierista e soprattutto l’iconica voce leader che ha segnato oltre cinquant’anni di successi. Per tutti, da allora, è il grande Roby Facchinetti: qualche anno fa, nel suo studio circondato da buio e silenzio, è tornato però a fargli visita il bimbo Camillo, con gli occhi azzurri così somiglianti ai suoi e una bizzarra cartella di legno in spalla. Comincia così una emozionante cavalcata retrospettiva nei ricordi, nei sogni, nei primi trascorsi di Roby “Camillo” Facchinetti: un’incursione nelle sue scelte di vita, nelle avventure personali e artistiche che lo hanno consacrato, insieme ai Pooh, star “evergreen” della musica leggera italiana. Il racconto, consegnato alle pagine del libro Che spettacolo è la vita. La mia storia (Sperling & Kupfer), sarà filo rosso di una serata speciale in occasione dell’edizione 2025 del contest “Piccolo violino magico”: venerdì 11 luglio, alle 21 sulle Gradinate del Castello di San Vito al Tagliamento, Roby Facchinetti incontrerà il pubblico, intervistato da Valentina Gasparet, curatrice di Pordenonelegge. L’incontro, organizzato in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it, è liberamente aperto al pubblico e in caso di maltempo si terrà all’Antico Teatro Arrigoni. Info e dettagli pordenonelegge.it e ilpiccoloviolinomagico.it
“Il bambino, con quel suo ghigno da monello, sbuffò vistosamente. Poi sorrise di nuovo e, molleggiandosi sulle gambette esili, sibilò: «Noi, noi. Io sono sempre stato qui. Accanto a te. Davvero non mi riconosci? Mi chiamo Camillo». Credetemi, io davvero non so se stavo sognando quel bambino era lì davanti a me, in carne, ossa e birbanteria. Però sì, era Camillo. Ero io (…) Così ho deciso di dar retta a Camillo e ho iniziato a riannodare i fili della mia vita, raccontandogli i miei ricordi dal 1944 a ora”. Roby Facchinetti, sulle tracce del piccolo Camillo, ripercorre momenti privati e pubblici, affetti e carriera, che passa dall’infanzia nella valle di Astino alla famiglia costruita con l’adorata Giovanna, dai primi amori dell’adolescenza ai tour mondiali, dal rapporto con nonni e genitori all’affetto per papa Roncalli, dalla gavetta musicale negli anni Sessanta ai successi con gli amici per sempre Pooh. Ma non solo: Roby rivela anche rimpianti musicali e incontri decisivi, i segreti dell’arte del comporre, le collaborazioni artistiche e il senso dell’amicizia, il rapporto con il mentore Lucariello e quello con i cinque figli e i sei nipoti, l’amico-fratello Valerio Negrini e i giorni bui del Covid, le regole del fare musica e l’addio a Stefano D’Orazio... Sino a trovarsi a chiedere a Camillo: «Ma io e te, oggi, siamo ancora noi?».
Roby Facchinetti, bergamasco, con i Pooh ha firmato decine e decine di successi per oltre cinquant'anni, vendendo milioni di dischi e segnalandosi eccellenza italiana come compositore, pianista-tastierista e cantante. La sua opera con Valerio Negrini ha rinnovato il linguaggio della canzone. Roby ha al suo attivo anche vari album solisti, musical, colonne sonore, il romanzo Katy per sempre (Sperling & Kupfer) e il brano-inno contro il Covid Rinascerò, rinascerai, conosciuto in tutto il mondo.
Il “Piccolo Violino Magico” è un concorso violinistico internazionale organizzato dall’Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, sotto la guida del direttore organizzativo Domenico Mason e la direzione artistica di Pavel Vernikov. In calendario dal 7 al 13 luglio, premia i giovani violinisti di talento fino ai 13 anni d’età, provenienti da tutto il mondo.
NOTIZIE CORRELATE