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Mappe-Mondi

Il gesto del geografo, che disegna la via per raggiungere un luogo e lo descrive, non è oggi meno insidiato dalle difficoltà rispetto al lontano passato. Ieri erano i draghi, le terre incognite e le dimore fantastiche di popoli sconosciuti. Oggi sono gli abissi che si aprono tra globale e locale, i territori virtuali, i deserti dell’attualità e le sorgenti dell’anima. La “foresta di simboli” è diventata la babele dei segni, e l’allegoria di una mappa che illustri il mondo conoscibile deve fare i conti con la molteplicità delle vie e dei mezzi per percorrerle. Il bollino rosso con la scritta “Voi siete qui”, non dà conto di dove siete, se avete una sola mappa, ma rinvia alla necessità di consultare altre carte, di traguardare altri luoghi, da quel punto in cui “Voi”, ancora una e cento altre volte, “siete qui”, ma in un altrove della sensibilità, del pensiero e della comunicazione.

Mappe che si riconoscono parziali, e che a volte richiedono traduzione dei loro segni nei simboli di altri sistemi cartografici, senza contare i labirinti, di cui non si trovano riferimenti catastali (forse non ci sono mai stati) ma che la volontà di sapere del presente non sa rinunciare a presumere. Questa è la geografia di cui parlano le narrazioni, le ricerche, le meditazioni e le poesie di oggi, con serietà e con ironia, con pazienza o con orgoglio, sempre diversamente, ma con la mira comune di tracciare un perimetro entro il quale la città dell’uomo è meglio riconoscibile e percorribile.

L’ottava edizione di pordenonelegge.it, dal 20 al 23 settembre 2007, è a sua volta una mappa di mappe, parziali, a volte, a volte sognate, per ritrovare il bollino rosso e la frase “Voi siete qui” in quel proprio mondo che ognuno è costretto a ritagliarsi dentro i mondi che fanno il presente. Come per ogni mappa, sarà necessario studiare con attenzione i percorsi, valutare i tempi, scegliere bene le tappe della giornata.

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