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Anteprima pordenonelegge 2025 a Udine

2 settembre 2025

Con una riflessione che incrocia temi di stringente attualità, insieme a valori fondanti e comunitari - il diritto, la libertà economica, l’utilità sociale, la tutela dell’ambiente, il progresso tecnologico – la 26^ edizione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, sigla il suo evento di Anteprima a Udine, per il secondo anno sede di incontro, proprio alle soglie dell’avvio del festival. Appuntamento martedì 16 settembre, alle 18 in via Gemona, nella Sala Convegni di Fondazione Friuli – storico partner del festival – per la presentazione del nuovo saggio dell’insigne giurista Giovanni Maria Flick, Magistrati, imprenditori, politici: un rapporto difficile, una riflessione necessaria, (Il Sole 24 Ore). Introdurranno l’intervento di Flick, già Ministro della Giustizia e Presidente della Corte Costituzionale, l’avvocato e docente di diritto dell’era digitale Caterina Flick e l’avvocato e Presidente di Fondazione Friuli, Bruno Malattia.

L’ultimo saggio di Giovanni Maria Flick segue la pubblicazione del precedente Un patto per il futuro, edito sempre da Il Sole 24 Ore. Due analisi sulle sfide del diritto e dell’economia nel nostro Paese, che tracciano il percorso da seguire per un sistema più equilibrato tra libertà economica, utilità sociale, tutela dell’ambiente e progresso tecnologico. «Ho cercato di trattare il tema con ampio respiro per sottolineare l’importanza di una transizione culturale, al fine di orientare quelle digitale ed ecologica, entrambe inevitabili - sottolinea l’autore - La sfida è prima di tutto culturale: si tratta di ricostruire il rapporto tra persona e società; tra libertà e sicurezza; tra eguaglianza e solidarietà; tra etica e tecnologia nel processo di transizione verso un futuro che sia più sostenibile per tutti».

La giustizia italiana attraversa un momento difficile, se non drammatico. Fra problemi atavici e traumi irrisolti, cerca di rispondere faticosamente all’esigenza - nazionale, europea e globale - di orientare i comportamenti delle imprese e dei singoli operatori economici verso una maggiore responsabilizzazione nel rapporto con i lavoratori, la collettività, gli ecosistemi e l’interesse delle future generazioni. La complessità e le sfide del diritto penale dell’economia in Italia rendono perciò necessario un sistema che sappia quindi combinare efficacemente prevenzione e repressione, tenendo conto delle peculiarità del tessuto economico italiano e della responsabilità condivisa di tutte le imprese, grandi e piccole, nel garantire un futuro sostenibile per ogni cittadino.

Giovanni Maria Flick consegue nel 1962 la laurea in Giurisprudenza, quindi viene chiamato a dirigere la Città dei ragazzi di Roma. Nel 1976 lascia la magistratura per intraprendere la carriera di avvocato penalista e di professore ordinario di Diritto penale che interrompe nel 1996 con la nomina a Ministro della Giustizia nel governo Prodi I. Nel febbraio del 2000 viene nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica Ciampi. Cinque anni dopo assume la carica di vicepresidente e nel 2008 ne diventa presidente. Attualmente ne è Presidente emerito. È professore emerito di Diritto penale all’Università Luiss di Roma, dove ha insegnato fino alla nomina a giudice costituzionale. È stato inoltre presidente onorario della Fondazione Museo della Shoah di Roma ed è stato consigliere e poi presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e Presidente emerito della Corte costituzionale. È stato delegato del Commissario straordinario del governo per l’Expo 2015 di Milano. Ha rappresentato il Governo italiano nella convenzione per la redazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sino alla sua nomina di Giudice costituzionale. È inoltre membro della Commissione di studio per l’Etica della Ricerca e la Bioetica del C.N.R..

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