Il Festival

pordenonelegge, il festival diffuso in nove comuni della provincia

12 agosto 2022

Pordenonelegge, festival diffuso: sul territorio arriva quest’anno  un cartellone originale, scandito da percorsi culturali, riflessione scientifica e tanti incontri focalizzati sull’attualità. Appuntamento ad Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Prata di Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena e Spilimbergo, da giovedì 15 a domenica18 settembre: 18 incontri e grandi protagonisti, per vivere la 23^ edizione del festival attraverso temi e percorsi costruiti su misura, con dialoghi unici e la possibilità di spaziare da una sede all’altra, in un gioioso “nomadismo” culturale. L’occasione per vivere pordenonelegge sul territorio e scoprire, o ritrovare, un Friuli accogliente e generoso di sapori, paesaggi, tradizioni. Il progetto, promosso da Fondazione Pordenonelegge, è stato concepito in stretta sinergia con le Amministrazioni Comunali che hanno aderito alla 23^ edizione della Festa del Libro con gli Autori, sostenendo una manifestazione culturale di riferimento per il comprensorio e l’intera regione. Ogni centro ospiterà due incontri e riserverà “a domicilio” a tutti i cittadini, nei teatri e negli spazi pubblici di riferimento, le atmosfere di pordenonelegge: anche l’arredo urbano sul territorio si coordinerà infatti al clima giallo-nero del capoluogo, per restituire ad ogni latitudine il piacere di una grande festa culturale e letteraria. Info e prenotazioni pordenonelegge.it

Si parte giovedì 15 settembre, alle 21 al Teatro Pileo di Prata di Pordenone, con il giallista Marco Malvaldi e il suo “Bolle di sapone” (Sellerio), che sarà presentato in dialogo con la giornalista Elisabetta Pozzetto. Ambientato in pieno lockdown, il plot si snoda ancora una volta intorno ai Vecchietti del BarLume, sottili risolutori delle vicende più intricate. Nella giornata di venerdì 16 settembre sono sei gli incontri del cartellone diffuso, tutti alle 21: al Teatro Pileo di Prata l’autrice Viola Ardone, in dialogo con il giornalista e autore Alessandro Mezzena Lona, converserà delle contraddizioni dell’amore a partire dal suo ultimo libro, ”Oliva Denaro” (Einaudi), la storia di una ragazza che si oppone al tacito sistema di oppressione femminile in cui vive. Al Teatro Zancanaro di Sacile i riflettori si sposteranno invece sul giornalista e saggista Alan Friedman, autore per La nave di Teseo de “Il prezzo del futuro. Perché l'Italia rischia di sprecare l'occasione del secolo”, il ritratto di un Paese al bivio, travolto prima dalla pandemia e poi da una situazione geopolitica radicalmente mutata. E nell’Auditorium Burovich di Sesto al Reghena, sul filo rosso “Gli incontri del destino” protagonista di pordenonelegge sarà la scrittrice Nadia Terranova, autrice di “Trema la notte” (Einaudi), presentata dal giornalista e scrittore Francesco Musolino. Nadia Terranova attinge nel nuovo libro alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui la tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona l'inattesa possibilità di un amore che hanno sempre immaginato. Lo scrittore Marco Balzano sarà il protagonista del quarto incontro in programma al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia: e sarà l’occasione per presentare in anteprima assoluta il nuovo libro in uscita per Feltrinelli, “Cosa c’entra la felicità? Una parola e quattro storie”. Sulle musiche di Andrea Labanca, partendo da alcune riflessioni di Pasolini, Marco Balzano ci porta vicino alla parola Felicità, la più soggettiva del vocabolario. Definirla non è impresa da poco, ma può rivelarsi un’avventura avvincente. E alle 21, al Teatro Mascherini di Azzano Decimo il giornalista Mario Calabresi sarà protagonista di un incontro dedicato alle trame del suo ultimo libro, “Quello che non ti dicono” (Mondadori): una storia che insegna a fare i conti con le memorie, anche le più dolorose, anche – e soprattutto – se sono foriere di ferite personali e collettive, come nel caso degli anni di piombo. E infine, sempre venerdì 16 settembre alle 21 al Teatro Verdi di Maniago sul filo rosso “La carta o lo schermo?” si presenta il libro del giornalista e critico letterario Piero Dorfles “Il lavoro del lettore. Perché leggere ti cambia la vita” (Bompiani, in dialogo con Piervincenzo Di Terlizzi. la lettura, venuta molte volte modificandosi nel corso dei secoli, si trasforma ancora per quanto riguarda diverse condizioni e modalità.

Sei gli incontri programmati per sabato 17 settembre: alle 18 al Teatro Mascherini di Azzano Decimo lo scienziato Mauro Ferrari converserà con la giornalista Simona Regina sul tema “Una vita da scienziato: cercare l’eccellenza”. L’autore di “Infinitamente pccolo, infinitamente grande” (Mondadori) si racconterà al pubblico del festival, fra vissuto personale e lunghi anni dedicati alla ricerca di cure complesse per le metastasi epatiche e polmonari. Alle 18.30 i riflettori si sposteranno nel Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, per l’incontro “Dallo spreco zero alla dieta mediterranea” con l’agroeconomista Andrea Segrè, autore per Castelvecchi de “L’insostenibile leggerezza dello spreco alimentare”. In dialogo con la giornalista Marinella Chirico, Segrè ripercorrerà le tappe di una ricerca ultraventennale sui temi della prevenzione degli sprechi e dell’educazione alimentare e al consumo. Alle 19, in piazza Garibaldi a Spilimbergo il testimone passerà all’editorialista Beppe Severgnini, autore di “Un manifesto. 50 motivi per essere italiani” (Rizzoli), presentato da Gaia van der Esch. Dall'amore per la poesia degli italiani all'innato desiderio di socializzare, alle differenze regionali tra Nord e Sud, Beppe Severgnini traccia il ritratto dei suoi compatrioti. Si prosegue alle 20 nell’Auditorium Burovich di Sesto al Reghena, dove Giovanni Maria Flick, in dialogo con Bruno Malattia, presenta la riflessione “Persona ambiente profitto. Quale futuro?”, edita Baldini Castoldi. Tutelare l’ambiente significa avere cura di noi stessi, ma si rendono necessari strumenti educativi e fondamenti giuridici alla base dei prossimi interventi. Alle 21, nel Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, protagonista sarà il filosofo e ricercatore Telmo Pievani, autore de “La natura è più grande. I microbi, l’ecologia e l’evoluzione dell’umanità” (Solferino), in anteprima assoluta a pordenonelegge. L’autore, in dialogo con la giornalista Simona Regina, affronterà un tema purtroppo dimenticato nel dibattito pubblico, quello dell’ecologia della pandemia, cioè l’insieme di relazioni ambientali e sociali che la circondano.  Sempre alle 21 nel Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons sarà il giornalista Marco Frittella, direttore editoriale di RAI Libri, a presentare la sua riflessione su “L’'oro d'Italia. Dall'abbandono alla rinascita, viaggio nel paese che riscopre i suoi tesori (e la sua anima)”, in dialogo con il giornalista Bruno Ruffolo. Dalla rinascita di siti archeologici e musei, alle scuole di restauro alle associazioni di volontariato, il valore immenso del patrimonio artistico nazionale.

Cinque, infine, gli incontri in programma nella giornata conclusiva, domenica 18 settembre: alle 17 in piazza Garibaldi a Spilimbergo, il giornalista Federico Rampini presenta “America. Viaggio alla riscoperta di un paese” (Solferino), in dialogo con Stefano Bortolus. Un ritratto illuminante degli Stati Uniti che enuclea i grandi e i piccoli problemi del Paese.  Alle 18, attesissima, la cantante Francesca Michielin farà tappa nell’Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento, in dialogo con la curatrice di pordenonelegge Valentina Gasparet per la presentazione del libro d’esordio dell’artista, “Il cuore è un organo” (Mondadori). La storia di Verde, cantautrice poco più che ventenne. E la storia di Regina, vecchia gloria della musica leggera. Ma anche la storia di Anna, che senza saperlo le ha fatte entrare l'una nella vita dell'altra. Un romanzo tutto al femminile che apre una nuova, intensa finestra sul suo mondo. E alle 18.30, nel Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons lo scrittore Tullio Avoledo presenta, in anteprima assoluta al festival conversando con la giornalista Elisabetta Pozzetto, “Non è mai notte quando muori” (Marsilio): è il seguito di Nero come la notte, vincitore del Premio Scerbanenco 2020, animato da una galleria di personaggi indimenticabili: dall’oligarca Oleg Suvarin all’avvocato Allenby, dallo yazida Adham all’enigmatica Mei Wei. Alle 21, al Teatro Zancanaro di Sacile appuntamento con il direttore d’orchestra Beatrice Venezi che, in dialogo con la giornalista Valentina Silvestrini, offrirà al pubblico la sua testimonianza sul valore dell’educazione musicale, racchiusa nelle pagine del nuovo saggio “L’ora di musica. Un invito alla bellezza e all’armonia”, edito UTET - De Agostini: l’esperienza personale e la conoscenza della storia della musica si uniscono in un sincero invito a sostenere l’educazione musicale nella nostra società. Gran finale al Teatro Verdi di Maniago, alle 21, con l’editorialista Aldo Cazzullo: sarà un incontro speciale, legato al nuovo libro del giornalista “Mussolini il capobanda” (Mondadori), sfogliato in scena con letture di Massimo Somaglino. Per rileggere un ventennio plumbeo, partito con la famigerata Marcia su Roma del 1922, e proseguito fra tribunali speciali e polizia politica.

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