Esordi 2023

Esordire, come principiare, come nascere, ha nel suo seme un che di lontano dal calcolo e dall’agire razionale. Ha a vedere più con la fiducia che l’esistere, il cominciare a esistere, sia un atto in qualche modo rivoluzionario, anche quando si tratti di un singolo chicco che spinge nel buio della terra.
Farsi carico di questa piccola rivoluzione, proprio nel momento in cui ogni rivoluzione sembra insensata e inutile, è forse compito della poesia.
Sceglieremo dunque tre esordi, ai quali chiediamo di dare credito e fiducia.
Non sarà una scelta generazionale, perché il generare può essere fertile a qualunque età e anche perché già esistono altre realtà che propongono giovani poeti. La gioventù e la meraviglia che si ricercano sono invece quelle della lingua, dello sguardo e del pensiero, all’interno di testi che finora non abbiano trovato una destinazione compiuta sulla carta.
A sceglierli un comitato composto da cinque autori, che fanno parte di quell’età sorprendente e in qualche modo ingrata che Sereni chiamava “l’estate della vita”.
Ci prenderemo la responsabilità di fare scelte e di proporle all’interno di quell’industria in cui la poesia gioca un ruolo marginale, ma proprio per questo preziosissimo.
La giuria inviterà poeti e critici a confrontarsi sulle tre raccolte scelte, per ricreare uno spazio pubblico dove discutere nel merito dei testi.
Facendo tesoro delle esperienze precedenti, Esordi vuole dunque essere un radar che indaga sul contemporaneo non solo per offrire a tre autori l’occasione di esordire in un luogo importante come Pordenonelegge, ma anche e soprattutto per darsi la possibilità di esplorare l’esistente. Uno sguardo in divenire sulla lingua del nostro tempo: qualcosa che in Italia, oggi più che mai, sembra essere necessario.

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