Silvia Caratti è nata il 18/01/1972 a Cuneo, vive a Torino. Nel 2000 ha pubblicato per Lietocollelibri La trama dei metalli (Premio “Franco Matacotta” per l’opera prima). Nel 2012, insieme a Mary Barbara Tolusso, ha pubblicato Mea infera caro (a cura di Alberto Pellegatta, Milano, Edb). Altri suoi lavori sono apparsi in: Nuovissima Poesia Italiana (Milano, Mondadori, 2004); Almanacco dello Specchio (Milano, Mondadori, 2005); Lo schermo d’ingegno, (Napoli, Kairos, 2007); 12 poetesse italiane, (Varese, Nuova Editrice Magenta, 2008); Il mulo è scettico per natura, (Torino, Torino Poesia, 2010).
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Ha un lato positivo anche questa morte:
che non ho qui vestiti o cose tue
che altrimenti non saprei che farne.
(Scusa, ma quando uno muore
poi tutta quella roba dov’è che la si mette?
Conviene tenerla per un po’
in modo che alimenti la speranza
oppure è meglio buttarla immediatamente?)
Se avessi anche solo una tua maglia
non potrei pensarla addosso a nessun’altra
ma nemmeno mi andrebbe di gettarla.
La mia solitudine è un cassetto vuoto.
È una lettera bianca.
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