Giuseppe Carracchia è nato nel 1988 ed è cresciuto a Palazzolo Acreide, sui monti Iblei. Ha poi vissuto a Catania, dove si è laureato in lettere moderne. Vive attualmente a Torino. Ha pubblicato alcune sillogi di poesia, tra cui Il verbo infinito (Prova d’Autore, Catania, 2010), e una plaquette con un poemetto dal titolo La virtù del chiodo (L’Arca Felice, Salerno, 2011). Suoi testi sono inseriti in alcune antologie, tra cui La generazione entrante. Poeti nati negli anni ottanta (Ladolfi, Borgomanero, 2011).
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Rivolta la terra il gelo e in roccia
s'abbarbica al cielo esposta la pianta
a strapiombo il terebinto sboccia
forza che squarcia e fendendosi vanta
virtù che s'attacca al calcare in sintassi
e alla vita dona un nome: spaccasassi.
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Ferita che esplode al melograno
e alla terra in perle di sangue
piove, gioia che cerca la mano
viva negli occhi a bambini
e pianta al nervo del tufo
a scaldare in sterno alla terra
speranze di primule e rossi cerini.
(da La virtù del chiodo)