pordenonelegge a Varsavia

Un dialogo e insieme un’indagine sulla poesia centroeuropea, cinque stagioni per delineare una straordinaria mappa della poesia del nostro tempo, nel cuore dell’Europa: la poesia, quindi, come tramite per ricostruire, attraverso una nuova rete di relazioni tra poeti e studiosi, il tessuto culturale mitteleuropeo che si è perduto dopo la seconda Guerra Mondiale, in particolare in seno alla tradizione poetica»: questo, nelle parole del direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, l’obiettivo del nuovo progetto che pordenonelegge ha presentato in questi giorni a Varsavia, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, e che ha preso il via in occasione della 26^ edizione della Festa del libro e della libertà, lo scorso settembre a Pordenone, attraverso la produzione e il lancio di una pubblicazione antologica dedicata alla poesia in lingua croata, che include opere degli autori e autrici Irena Skopljak Barić, Maja Klarić, Ivan Herceg, Davor Šalat e Ana Brnardić (Collana Gialla, pordenonelegge/Samuele editore). «Siamo certi che il risultato di questo impegno quinquennale sorprenderà tutti i lettori e gli appassionati di poesia, mettendo in luce in modo organico le voci più rilevanti della poesia centro-europea contemporanea - ha spiegato ancora Gian Mario Villalta nel corso degli incontri di Varsavia, conversando con il docente di Letteratura italiana contemporanea Alessandro Baldacci e il direttore dell’IIC Varsavia Fabio Troisi, e in un ulteriore evento presso la Facoltà di Neofilologia dell’ateneo della capitale polacca – Un progetto per riflettere sul significato dell’Europa oggi, sulle sue sfide e sulle sue potenzialità: un’alternanza di voci poetiche per confrontarsi sulle caratteristiche simboliche e concrete di un dialogo in costante evoluzione, fra identità, lingue e tradizioni».
Si articolerà sul duplice piano editoriale e degli incontri pubblici il progetto intorno alla poesia centro-europea di pordenonelegge, promosso in partnership con l’Università di Varsavia e il Gruppo di ricerca sulla poesia europea “Sinalefe”, e inoltre con le Università di Bergamo e di Roma La Sapienza. Tappa portante sarà il 2027 di Pordenone Capitale Italiana della Cultura e un filo diretto sarà intrecciato con Varsavia, dove ogni anno, nel prossimo quinquennio, sarà ospite un poeta italiano, mentre pordenonelegge si impegnerà a ospitare un poeta europeo coinvolto nel progetto per le prossime cinque edizioni. E ogni anno sarà predisposta e presentata al festival un’antologia tematica, con cinque voci poetiche di una lingua mitteleuropea: per indagare e riscoprire le “radici”, ma anche le gemme e i fiori dell’albero Poesia della nostra Europa.
In occasione dell’evento di Varsavia presso l’Istituto di Cultura di Varsavia è stata anche presentata l’ultima fatica di Gian Mario Villalta, poeta scrittore e saggista, il volume antologico Poesie, che raccoglie cinque delle sue più importanti raccolte in versi: L’erba in tasca (1992), Vose de vose / Voce di voci (1995), Vanità della mente (2011), Telepatia (2016), Dove sono gli anni (2022).
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