Letteratura
Arte e architettura
Giorgio Manganelli. Emigrazioni oniriche
Pordenone | Biblioteca Civica, Sala Incontri (Teresina Degan)
Con Andrea Cortellessa
Manganelli diffida dei musei, frutto di "una macchinazione, una prepotenza, una frode"; dichiara che allestire una pinacoteca "non è più sensato che fare abitare tutti i Giuseppe in un solo quartiere di una città". Nega a sé stesso competenza e professionalità di intenditore d’arte, per lasciare libera la genialità del letterato, sovversiva nei confronti delle idee sull’arte e di una propria grammatica della visione.