Martin Rueff

Martin Rueff

Martin Rueff, dopo avere insegnato a Bologna e a Parigi (Jussieu), è professore ordinario di letteratura francese e di storia delle idee presso l’Università di Ginevra (cattedra Jean Starobinski). Critico, filosofo e traduttore è scrittore in versi. Come critico si consacra alla letteratura del Settecento e soprattutto all’opera e al pensiero di Jean-Jacques Rousseau, ma anche al pensiero contemporaneo e alle relazioni fra letteratura e scienze umane (ha contribuito all’edizione delle opere di Michel Foucault et di Claude Lévi-Strauss nella Pléiade). Si occupa delle relazioni fra poetica e filosofia (ha dedicato un libro a Michel Deguy). Ha scritto vari saggi su Rousseau: A coups redoublées (la théorie de l’homme de Jean-Jacques Rousseau et sa doctrine de l’expression) e Foudroyante pitié (Aristote avec Rousseau, Bassani avec Céline et Ungaretti). Come traduttore si è dedicato all’opera di vari poeti italiani (Zanzotto, Cecchinel, De Signoribus, Mazzoni) ma anche di filosofi e di storici (Agamben e Carlo Ginzburg). Adesso è impegnato nella ritraduzione dell’opera di Calvino presso Gallimard (otto volumi tradotti). Nel 2023 uscirà la corrispondenza di Calvino. Ha pubblicato vari libri di poesia: l’ultimo in francese s’intitola La Jonction (éditions NOUS, 2019). Ha pubblicato nel 2021 un libro di versi in italiano: Verticale Ponte. Mondo InfoShop, 2021. É caporedattore della rivista «Po&sie» fondata da Michel Deguy. Nel 2023 pubblicherà un nuovo saggio: Au bout de la langue e un nuovo libro di poesie Mode avion.

Attendere prego...