Valentino Ronchi (Milano 18.03.1976) in poesia ha pubblicato Canzoni di bella vita (Lampi di stampa 2006 e 2008, Premio “Il Ceppo Opera Prima” Pistoia e “Poesia giovane” Fiume Veneto) e Anna e Mélanie (Lampi di stampa 2013). Ha vinto il “Montale” per la poesia inedita e l’”Arturo Loria” per prosa inedita. Cura la collana di poesia Festival per Lampi di Stampa. Nel 2005 ha pubblicato una monografia su Lévinas con Cristina Canzi, nel 2012 per De Agostini un volume sui 130 anni delle Rubinetterie Stella, nel 2013 un romanzo per Foschi editore, “Premio Città di Forlì” per romanzo inedito. Abita a Melzo.
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Sala di lettura
D’abord, l’ennui se laisse volontiers attirer
par l’écart qui est entre le personnage et
la personne: le moi sociable voit tristement
le vide entre son apparence mondaine
et sa réalité profonde, et il prend conscience
alors de sa solitude. La sala di lettura è quasi
piena. Mi piacciono i professori in giacca
chiara sfiniti dalle letture, piegati sui fogli
e le ragazze che devono trovare la posizione
fra il seno nella camicia e il testo davanti
sul tavolo, e hanno addosso un buon profumo,
come fossero venute lì anche ma non solo
per farsi portar via, magari da un ragazzo
alto e pensoso che legge Merleau-Ponty
e che glielo decanti, prima del resto. Ecco
che cosa si cerca, di adeguare le nostre
braccia magre alla forza delle idee.
Da Canzoni di bella vita, Lampi di stampa 2008