Giacomo Coniglione è nato a Ragusa nel 1979 ma ha sempre vissuto in un piccolo paesino dei colli Iblei, Licodia Eubea (Ct). Attualmente lavora a Torino come collaboratore scolastico. Ha pubblicato la sua prima silloge di poesia (Capolavori d’inutilità) nel 2007. Ha scritto un romanzo (La dittatura del corpo) che è in attesa di un editore. Ha recensito romanzi e scritto testi giornalistici pubblicati on-line. Ama leggere, ascoltare musica, respirare il silenzio. Impazzisce per le contraddizioni. La sua scrittura, visionaria e ruspante, rappresenta un timido tentativo di autocoscienza.
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E finire ad innamorarsi di te
che del mio tutto hai colto la follia,
ché ne parlammo molto
e promettesti pure di leggermi e segnarmi
tra gli scatafasci del blablablà.
Passato natale, e passerà pure capodanno:
e il tuo parlar di portici allieterà ancora
le mie notte ,– e una firma poi!- a che serve
far uso di biro in questo andito di conoscenze
che serve solo a tormentarci?
Innamorarsi a dicembre: spirito che esala
nebbia, neve baciata dal gelo
del mattino.
Questionario