Silvia (Giovanna) Rosa nasce nel 1976 a Torino, dove risiede. In poesia ha pubblicato le raccolte: "SoloMinuscolaScrittura", La vita Felice 2012 (opera segnalata al Concorso Faraexcelsior 2012, finalista al Premio Lorenzo Montano 2013 e al Premio Letterario Internazionale Città di Sassari 2013); "Di sole voci", LietoColle Editore 2010 (II ediz. 2012). Alcuni dei suoi testi sono presenti in volumi antologici, riviste, siti e blog letterari. In collaborazione con artisti visivi ha pubblicato gli e-book: "Iridescenze" Migranze E-edition 2012, "Corrispondenza (d)al limite", Clepsydra Edizioni 2011.
Sito web: http://www.art10100.com/lassociazione/silvia-rosa/
Dicembre venticinque
Dicembre venticinque giorni
a ritroso
contavo i chicchi di neve la somma
di zucchero spolverato sulle strade
asfalto il peso esatto catrame
un mucchietto di gelo montato
in spuma di ore venticinque
una di attese da raccogliere spillare
tra le luci intermittenti che schizzano
gialline tutt'intorno malinconiche,
il mio dono la tua barba bianca
- bianca o era nera o non era? -
Babbo Papà Natale
ti ho scritto venticinque letterine - anni
(non) ti amo infatti non ho smesso di aspettarti
e di cercarti e di credere che esisti
in ogni uomo che mi stringe un fiocco
rosso nella carne
- sono io il giocattolo a buon prezzo il dono -
quest'anno quest'inverno
questo numero di ghiaccio venticinque
aghi di pino a pungermi le palpebre
regalami l'incanto d'un abbraccio
una carezza un passaggio - tienimi -
sulle tue ginocchia
contami appesi alle dita della mano
venticinque desideri tutti uguali
- amami come sono
non sono stata buona forse, è vero
ma tu, Padre, tu nemmeno.
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