Mario Desiati (1977), originario di Martina Franca, vive a Roma. Lavora nell'editoria e ha pubblicato quattro romanzi, l'ultimo Ternitti nel 2011.
In poesia ha esordito nell'antologia I poeti di vent'anni (Stampa, 2000) e Nuovissima poesia italiana (Mondadori 2004). Ha pubblicato un libro di poesie: la raccolta Le luci gialle della contraerea (Lietocolle) nel 2004.
Dovremmo raggiungere la vecchia masseria
inerpicata tra i mandorli e i fiori di susino
percorsa la strada sbrecciata con le sue crepe
i bordi mangiati dalla malva affumicata
quando avremo varcato il cortile, l’arco
nell’odore di chianca bagnata ci stenderemo
in attesa del tardo pomeriggio, di quella quiete
che abbiamo aspettato tutta una vita.
Per una volta non ti farò ridere
imbracati nel senso di soddisfazione
saremo insieme sul vecchio tronco intagliato
con le termiti pigre e l’odore di stoppie
sin da Infarinata, Finimondo, Carosino
arriveranno i rumori delle trebbiatrici
con questo cielo argentato, l’umore
addormentato dai papaveri, il cotogno.
Assaggerai questi tardipomeriggi d’estasi
con l’aria improvvisamente fresca
con i suoni lontani, ovattati, il tono
del bosco Pizzigallo e l’aroma di terra.
Ti laverò i piedi nel mio stesso bacile
con la spugna marina, il sapone del bucato
tutta questa rivisitazione ci annoierà
ci indurrà in tentazione, torneremo a noi.