Mario Fresa è nato a Salerno, dove vive, il 10 luglio 1973. I suoi testi poetici sono apparsi sulle principali riviste letterarie, tra le quali «Paragone», «Caffè Michelangiolo», «Nuovi Argomenti», «Almanacco dello Specchio».
Libri di poesia: Liaison (2002), L’uomo che sogna (2004), Alluminio (2008), Uno stupore quieto (2012). È stato incluso nell’antologia Nuovissima poesia italiana, a cura di M. Cucchi e A. Riccardi (Oscar Mondadori, 2004).
È redattore del periodico letterario «Gradiva International Journal» dell'Università di Stony Brook, New York.
E-mail: [email protected]
Sito web: www.mariofresa.com
Così noi siamo rimasti al fiume,
sulla strada confinata di carezze, nella lotta
della gioia:
nel mutamento dell’adagio si è caduti
in quell’immenso fiato e nella vaga,
trascinata bianchezza di quegli anni.
Qui mormorava il nastro della gola,
c’era l’immensa porta che inghiottiva i nostri passi,
in un istante solo;
e invece poi nessuno ha ricordato le parole
che migravano stupìte, nel cielo retrocedendo
con una dolce danza: «ma guarda
come ci succhia, adesso, guarda come
ci rinnova, questa fervida luce
respirata»
l’esile bocca disse che fu sovrano incendio
e che fu preda.
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