Michele Porsia (Termoli, 1982) ha visto la prima pubblicazione nell’antologia Nodo sottile 5 (Le Lettere, Firenze 2008). In seguito alla vittoria della prima edizione del premio Cose a parole indetto dalla Giulio Perrone Editrice, ha pubblicato Sintomi di Alofilia (Perrone Lab, Roma, 2009).
Terzo al premio Renato Giorgi, nel 2010 è stato segnalato al Miosotìs con la plaquette inedita In altre acque e al Lorenzo Montano con una prima stesura di Bianchi Girari (Giulio Perrone, Roma, 2011). Da febbraio 2012 vive a Praga e lavora per il Centre for Central European Architecture.
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non è un filo. La parola è pensiero in polvere, il residuo grigio di una materia cerebrale. Celebra la cenere, la terra. Arretra, se temi la parola, ma poni prima un fermacarte sulla fossa, che indichi il pericolo di questo luogo.
O il vento, senza neppure chiedertelo, prenderà la scrittura e la porterà sulla tua bocca.
Mettici una pietra sopra. Tu temi la parola perché vola.
Tu temi la parola perché vuole
Verba volant
(da Bianchi girari, 2011)
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