Mariasole Ariot (Vicenza, 1981) vive e studia Sociologia a Trento. Ha pubblicato Simmetrie degli spazi vuoti (Milano, Arcipelago 2013), La Bella e la Bestia in AAVV, Di là dal bosco (Milano, Le voci della luna 2012). Sue poesie e prose sono apparse su Nazione Indiana, Il Primo Amore, Poetarum Silva, Gammm e Metromorfosi Infocritica. Ha composto musica e testo del brano “Inversione” per il disco A rotta libera del gruppo Forasteri e collabora alla rivista scientifica lo Squaderno - Explorations in space and society. Suona il pianoforte e dipinge.
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Se l’interno è un figlio cieco
Negli interstizi
dove le cose cadono
un occhio acceca senza scena.
Come buchi solitari dell'udito,
il troppo che si dice già passato
- i caduti erano gli altri.
A partire primo è l'animale
rincorre senza fame una corazza:
di Nome si muore
per un Nome.
Ma l'inverno soffoca la macchia
la donna cammina già condensa:
di cosa è donna una donna
di cosa i sette interni
riposano sui fianchi.
Immersi fino al collo
già sperando di crollare
per il gusto, se c'è gusto
di mancare a ciò che manca.
È questa nuova casa una domanda
di stagione respira e non c'è tregua
è un corpo che non cade
che mi accade.