Rino Cavasino è nato a Trapani il 17 dicembre 1972, ha studiato ad Urbino, lavora a Firenze nella Galleria degli Uffizi. Racconti e versi in italiano e siciliano su riviste e antologie: Tratti, Atelier («Acqua Pia»), Ellin Selae, Nodo sottile, Oltre il tempo («Fisica dell’anima»), Premio Castelfiorentino, MezzagoArte, Poesia di strada, L’Italia a pezzi. Antologia dei nuovi poeti italiani in dialetto (a cura di Argo); e in www.argonline.it, www.fatti.it. Collabora con l’Istituto “Demopolis”. Premio “Giacomo Noventa e Romano Pascutto” per la poesia dialettale. In corso di stampa la raccolta Il tempestario.
E-mail: [email protected]
Varice
Nel dilatato capillare, come
una ferita che ti sfiora l’iride,
minuscola puntura d’uno spillo,
sospesa al gorgo della
pupilla, appena vacillante,
nella sua cruna d’ago ho visto il filo,
ho visto la tempesta del tuo sangue,
ne ho respirato a fondo
l’odore dolciamaro.
Il vortice del sangue è traboccato
infine, dilagato, zampillato,
dal capillare travasata in caldo
flusso, addensata la sua rossa,
pulsante nebulosa,
fiorita in rosa
di mestruo sui lenzuoli.
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