Luigi Nacci è nato a Trieste nel 1978, città in cui vive. In poesia ha pubblicato: Il poema marino di Eszter (Battello, Trieste 2005), poema disumano (Ed. Michelangelo, Roma 2006, con CD), Inter nos/SS (Ed. Galleria Mazzoli, Modena 2007), Madrigale OdeSSa (Ed. d’if, Napoli 2008), odeSS (in Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, Milano 2010). Partecipa a rassegne letterarie in Italia e all’estero, collabora a giornali, riviste, e organizza eventi culturali (attualmente dirige il Festival della Viandanza, in Toscana).
Sito web: www.nacciluigi.wordpress.com
Ti verrò in mente una domenica di fine estate
Mentre scopi con un uomo trasparente
Ti starà sopra come un cielo d’ottobre
Più entrerà dentro più uscirai fuori
Ti ricordi voglio solo dormire avevi detto
E dormimmo per settimane senza sosta
I nostri vicini ci davano per morti
Eppure non siamo mai stati così svegli
(da Le cose che diremo)
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