Achille Filipponi (1981) vive e lavora a Torino. Attivo come artista ed editore, sin da subito la sua ricerca è focalizzata sul medium dell’immagine frutto di un atto e risultato di un processo. Nel 2005 entra a far parte del progetto Zimmer Frei curato da Irina Novarese esponendo i suoi lavori a Berlino, Roma e Torino; è incluso nell’edizione 2008 di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, nel 2009 è selezionato tra i tre fotografi italiani del Photolucida Festival, di Portland. Espone alcuni dei suoi lavori a Shangai Expo 2010. Nel 2014 fonda Yard Press, casa editrice focalizzata su archivi e cultura visiva, nello stesso anno dà vita a ‘Built’ progetto che vede una mostra personale all’H4C Centre di Nicosia e la pubblicazione del libro ‘Satura’. Nel 2017 è parte del progetto ‘Periodo Ipotetico’, mostra con Cesare Ballardini e Massimiliano Rezza ospitata da T14 Contemporary e Fonderia 20.9. A settembre 2018 espone il suo ultimo lavoro a Mucho Mas artist run space. Partecipa all’edizione di Les Rencontres de La Photographie Arles 2019, con la mostra ‘Documentation technique du present’, a cura di Anna Planas. È incluso nel programma Pre-Manifesta 2020 con la personale ‘Tentativi di trascrizione’,ospitata da Salon du Salon. Ha diretto ARCHIVIO magazine, rivista semestrale di cultura contemporanea interamente costruita con materiali d’archivio.