Tullio Avoledo, nato in Friuli nel 1957, ha esordito nel 2003 con L’elenco telefonico di Atlantide (Premio Montblanc). Ha poi pubblicato molti altri romanzi, prima per Sironi e poi per Einaudi e Marsilio, tra cui Mare di Bering, Lo stato dell’unione, Tre sono le cose misteriose (Premio Super Grinzane 2006), La ragazza di Vajont, L’anno dei dodici inverni e Un buon posto per morire (scritto con Davide “Boosta” Dileo dei Subsonica). Per Rizzoli è uscita nel 2014 la sua versione de Le Baruffe Chiozzotte di Goldoni. I suoi scritti più recenti sono Chiedi alla luce (Marsilio, 2016), Furland® (Chiarelettere, 2018). Ha collaborato con tre romanzi al Progetto Metro 2033 Universe del russo Dmitry Glukhovsky, una narrazione collettiva internazionale sul mondo post catastrofe nucleare. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, russo, polacco e ungherese.