Incontro con Beatrice Bonato e Damiano Cantone.
La parola competizione è tra le più ricorrenti nei discorsi economici, politici, pedagogici dominanti. Anziché limitarsi a subirne il fascino, vale la pena indagarne gli strati di senso e proporne una genealogia antropologica e filosofica. Al tempo stesso si può suggerire una “sospensione” della competizione, uno spostamento d’accento nel nostro modo di pensare e di vivere. Un esercizio etico, volto a disegnare spazi di esperienza e pratiche sociali diverse dalle gare, ma anche a riconoscere quelle già esistenti.
In collaborazione con Società Filosofica Italiana – Sez. FVG