Incontro con Giorgio Cosmacini. Presenta Piero Cappelletti
La storia della medicina non è separabile da quella politica e sociale nella quale si inscrive: tra il XVIII e il XIX secolo, Parigi fu il centro della medicina universale, resa illustre da protagonisti del pensiero filosofico, dell'innovazione clinica, dell'agire politico. In seguito, la medicina ha cessato di essere una scienza dell'uomo per diventare una confederazione di tecniche. Quale contromisura? Per rimediare agli eccessi dello scientismo e del tecnicismo ci si augura oggi il ritorno a quella "medicina della persona" che si affermò durante la Rivoluzione francese. Giorgio Cosmacini contribuisce qui a recuperare la memoria di un patrimonio ideale in gran parte dissipato o dimenticato, ricercando anche le cause e le conseguenze di tale perdita culturale. A partire da questa analisi, Cosmacini, medico e storico della medicina, a pordenonelegge affronterà il tema, considerando anche le nuove pratiche e i cambiamenti del ruolo del medico (o la sua “scomparsa”).