Claudio Grisancich (1939) vive e opera a Trieste; ha pubblicato una quindicina di titoli fra raccolte di poesie e plaquettes; da ricordare Noi vegnaremo, Lo Zibaldone, Trieste,1966; Crature del pianzer crature del rider, ed. “e”, Trieste, 1989; 9 poesie scritte a Trieste, Boetti & C., Mondovì, 1992; Scarpe zale e altre cose, La barca di Babele, Meduno, 2000; Bora zeleste, MGS Press, Trieste 2000; Poesie- Antologia 1957/200, ed. Marietti, Milano, 2003; Inventario, Il Ramo d’Oro, Trieste, 2004; Su la strada de casa-Domov grede (antologia con trad. in lingua slovena), ed. ZTT EST, Trieste, 2009. Autore di testi teatrali, fra i quali (tutti rappresentati dal Teatro Stabile La Contrada, TS): A casa tra un poco, Febbraio 1902, i fuochisit del Lloyd (in collaborazione con Roberto Damiani), Un baseto de cuor, Alida Valli che nel Quaranta iera putela, Il compagno di viaggio, Lorenzo Da Ponte a Nova Jorca, ‘Ste pice parole voio dirte stasera. Con R.Damiani ha ordinato l’antologia Poesia dialettale triestina (1975) e l’edizione aggiornata La poesia in dialetto a Trieste (1989). Poeta in dialetto, scrive e pubblica su riviste anche poesie e racconti in italiano; collabora con la RAI (originali e sceneggiati radiofonici, speciali televisivi); sue poesie, presenti in numerose antologie (anche scolastiche), sono tradotte in ungherese, sloveno, inglese e tedesco.